martedì 29 aprile 2014

...e non smetto di volere

Sta nel soffio del respiro quel che cerco.
Le parole impolverano la mente, rigano l'anima, scuciono il cuore.
Sta nei gesti quel che voglio.
Le cose materiali riempiono buchi, non mancanze, occupano volumi di spazi sbagliati. Il vuoto è lì dove le misure nulla possono.
Sta nello sguardo sincero la mia voglia di sosta e riposo.
Le mezze verità hanno la presunzione di additare le menzogne, non riconoscono loro stesse nel riflesso.
Sta nella protezione il mio nido.
Le mancate sensibilità sono richieste d'amore immeritate, scambi poco equi di animi feroci, in subbuglio.

Il libro che giace nel mio petto è fitto, usurato, scritto con una pessima calligrafia. Vi si trovano ricordi lontani, alcuni rimpianti, molti sorrisi.

Sta nelle pagine bianche il mio desiderio di vita.

domenica 13 aprile 2014

danza solitaria

Il cancello chiuso, fuori orario visita. Ne sono consapevole... e suono. Mi aprono subito, forse troppo presto, contavo in un'attesa più lunga. Quel tanto che basta per immagazzinare aria, questione di sopravvivenza emotiva. Ora manco da molto, mi sembra un tempo così dilatato questo che ci separa... da quando lei non c'è più, da quando la vita ha preso ritmi diversi, da quando nuovi vuoti si sono creati e mai più si riempiranno. E io lontana, e poi vicina, e poi lontana ancora... in questa danza solitaria che non trova una pista da ballo dove compiersi. Una volta per tutte. E poi eccoli, seduti ai tavoli giocano il gioco bizzarro della sopravvivenza dove ognuno fa la sua mossa. Li vedo tutti i miei ballerini, sono qui per ricordarmi che non si smette mai di piroettare, che fai un giro su te stessa e per un attimo sembra tu vada a tempo con un'altra persona, poi torni a danzare da sola e via così, finché l'anima regge allo scompartimento del respiro. Nei loro gesti, nei respiri affannati, nelle parole trascinate, ritrovo per un attimo tutto ciò che ho perso. 
Bacio, abbraccio, stringo mani calde, mani fredde, occhi ciechi, cuori grandi.